Commediola carnevalesca in due atti e due quadri
Scenario:
Interno casa di ricchi commercianti. Strada con insegna di un?osteria. Cameretta con povero pagliericcio.
Attrezzi:
Piumino per la polvere. Arredo di una sala. Pagliericcio. Bicchieri con liquido rosso. Vassoio con cibo. Scodella per il brodo.
Musica:
Una qualsiasi marcetta. La “biondina in gondoleta”
Primo atto.
Interno di una ricca casa con qualche arredo.
Musica : “La biondina in gondoleta” che sfuma alle prime battute
Padrona di casa
Arlecchino vieni un po’ qua…ti sembra di aver ben spolverato questo mobile ?
Queste pareti ? Le vedi le ragnatele ?
Arlecchino:
Siora parona …le vedo… vedo…Ma non ho avuto cuore di sfrattare di casa il ragno. E’ li da tanto tempo e a messo su famiglia.
Padrona
ma certo e la polvere ha messo anch’essa su famiglia?
Arlecchino
No siora …ho perso il piumino e lo straccio per spolverare e…
Padrona
Quante storie per giustificare la tua infingardaggine ! Su via …di buon lena…mettiti all’opera perchè domani abbiamo ospiti per il Carnevale e voglio la casa lustra e pulita.
Arlecchino
Pulita….pulita…forse ,ma lustra che vuol dire?
A si…forse devo mettere i lustrini sui quadri degli antenati della siora padrona?
Padrona. (con molta alterigia)
Sciocchino ! Vuol dire che la casa dovrà brillare come uno specchio entro domani.
Arlecchino
Per tutti i re del Carnevale…dove trovo gli specchi per far specchiare la casa come vuole lei :siora parona?
Padrona
basta ciance…va a lavorare …e di gran lena ! Voglio che la casa brilli di pulito con “l’olio del tuo gomito”.
Arlecchino
ma…ma io non ho mai avuto delle “ciance” e non le ho lasciate in giro…ora le cerco e le butto via come lei ha comandato,ma di gran lena no…ho tanto male ad una gamba e il mio gomito ha finito l’olio!
Padrona
Quale altra storia adduci per non lavorare ?
Arlecchino
No, non è il “duca”,ma la mia gamba che mi fa male per il troppo “fadigare”.
Padrona
basta così ! o vai a lavorare o chiamo il signor padrone ,mio marito, e ti faccio dare una bella randellata su quella “cucuzza” vuota.
Arlecchino: (tra se e se)
Povero me…da quando ho una “cuccuzza” in testa ? Sentiamo un po’? (si tocca la testa)
No ,ho una bella testolina capelluta e soprattutto : di furbizia sopraffina.
(si rivolge alla padrona)
Ora vado siora parona …vado a” fa di ga re” …
(tra se e se)
Ma ci sarà bene un modo per non lavorare ed avere ugualmente la pancia piena ?
(si trascina fuori scena zoppicando vistosamente).
Fine primo quadro.
Secondo quadro. (in strada e a sipario chiuso .Si vede solo la porta e l’insegna di un’osteria)
Brighella. (vedendo arrivare Arlecchino)
Ehilà…salve mio buon amico.
Arlecchino
Salve a te Brighella . Dove sta andando così di fretta ?
Brighella
sto andando per delle commissioni in Rialto. Il mio padrone mi ha mandato a ritirare la sua parrucca ,acconciata ed incipriata per indossarla a Carnevale e vuola anche il sarto che venga a casa per il ritocco al suo costume.
E’ l’occasione buona per me per fare un salto in osteria e fare quattro tiri ai dadi.
E tu amico,come te la passi?
Arlecchino
Sempre a lavorare e niente mangiare !Ho lo stomaco che brontola e le budella che si cortorcono per la fame.
Brighella
Povero amico mio…cosa posso fare per te?
Arlecchino
…portarmi in osteria a farmi gustare dieci pollastrelle arrosto.grondandi di grasso e miele ed un boccale di vino rosso.
Sto morendo di fame … ho le visioni… polli,trote in carpione,dolci e dolcetti che mi saltano in bocca giù per il gargarozzo e pluf… dentro lo stomaco che si contorce disperato e vuoto.
(recitato come in estasi)
Brighella
Impossibile amico mio…non ho un becco di un quattrino ! Spero che la fortuna mi favorisca ai dadi e così potremo bere un bicchierino di vino ed un’aletta di pollastra.
Arlecchino
Speriamo…(fa per cadere) Tienimi Brighella sto per svenire dalla fame !
Vedo gallinelle farcite di funghi e castagne,panini dolci,cascate di vino novello che mi girano intorno alla bocca,ma poi volano
(recita cercando di acchiappare al volo la sua visione) via-via e io …muoio…mi spengo come un moccolo di candela…
Aiuto ! sto morendo…sono morto…(casca ma si riprende un attimo per dire…)
Sulla mia tomba metterai una lapide :
qui giace Arlecchino,morto di fatica e di fame.
La sua morte sia di monito a tutti i siori che affamano i loro servi .
Riposa in pace nel Paradiso dei servitori tra tavole imbandite e letti caldi e comodi. Riposa in eterno senza” fatigare”,almeno in Paradiso. Amen.
Brighella
Ma cosa dici amico? Suvvia tirati su, Appoggiati al mio braccio che ti porti a casa dei tuoi padroni. Ho un’ideuzza in testa …che ti farà riempire la pancia e faticare poco.
Fine secondo quadro
Secondo atto
(Bugigattolo dove vive Arlecchino)
Brighella
Stenditi sul tuo pagliericcio e fingi di morire. Al resto ci penso io.
(tra se e se)
Avvertirò il dottor Balanzone di recarsi ad assistere Arlecchino. Con la sua dotta parlantina saprà cosa fare per aiutare il mio amico.
Spero che regga il nostro gioco!
(urlando)
Siori…siori padroni…il vostro fido servitore sta morendo accorrete…aiutatemi a soccorrerlo…
(I padroni accorrono trafelati)
Padroni
Cosa accade Brighella ? Chi sta morendo?
Brighella
Guardate là…il vostro fido Arlecchino è sul letto di morte.
Arlecchino
Ahimè! E’ tutto buio e freddo…il gelo della morte mi sta avvolgendo…addio Brighella…addio paroni.
Dall’alto del Paradiso dei servitori benedirò le vostre tavole imbandite e le cucine profumate che voi mi avete solo fatto annusare.
La vita mi lascia…a voi le mie ultime volontà di un moribondo…
(declamato con pomposità)
Lascio la mia giacchetta e le mie braghe a chi è più povero,affamato e straccione di me.
Se ne esiste uno!
Lascio la mia maschera al re del Carnevale perchè la metta sul viso di una nuova maschera : inventata in mia memoria.
Lascio la mia fame “alla penna di un commediografo” che la racconti in futura memoria di Arlecchino: servo sfortunato e tanto affamato.
Arlecchino non ha più nulla da lasciare perché è sempre stato povero in canna.
Addio e non scordatemi :io muoio!
Padrona
No, caro Arlecchino non morire così !
Brighella vai a chiamare i dottor Balanzone.Digli di venire subito al capezzale del nostro amato servitore. Pagheremo noi i suoi servigi.
Balanzone
Eccomi qua ! Dove sono le zecchinette? Chi è il moribondo? Di che cosa muore ?
Padrona
Ecco qua gli zecchinetti ed in quanto alla malattia…non è lei il dottore ?
Lo visiti e lo faccia guarire. Gli vogliamo molto bene anche se è un gran infingardo, perditempo e dormiglione.
Vogliano che guarisca per tornare a lavorare.
Arlecchino
(tra se e se con un fil di voce)
lavorare …mai ! Mangiare e riposare…sempre!
Balanzone
Ah…si,si sono il il doctor dottoris in primis laureato in medicina,farmacia,astrologia,leggis,matematica,filosofia eccetera-eccetera.
Dottore dal molto sapere!
Dunque :tirare fuori la lingua !
Brighella
Ma doctor…è moribondo : non può farlo. Chiedetegli dell’altro !
Balanzone
Giusto,giusto :è un quasi cadavere. Non può muovere la lingua e allora …tastiamo i riflessi
Padrona
Vi ripetiamo che è moribondo.
Balanzone
Giusto .giusto! Ma di che cosa sta morendo ?
Padrona
Ma siete voi o non siete voi il dottore ? Ditecelo voi !
Balanzone
Giusto ,giusto ! Sono io il doctor doctoris,astrologo ,matematico…
Brighella
Si, abbiamo capito…eccetera ,eccetera…ma Arlecchino sta morendo !
Balanzone
Giusto,giusto …ma ora gli chiedo di cosa sta morendo!
Arlecchino
(con un filo di voce)
Di fame e di stenti doctore doctoris…
Balanzone
Povero Arlecchino !
(a voce alta) Il paziente sta morendo di fame :questa è la mia diagnosi e per la cura…un bel clistere per pulire l’intestino.
Arlecchino
Ma il mio intestino è “puuuroooo” da quindici giorni di digiuno.
Balanzone
Poverino ! Ed allora un bel salasso per purificare il sangue.
Arlecchino
Non ho più sangue…sto morendoooo
Balanzone
Vero,vero …e allora qui non ho più nulla da fare. Addio e buona morte.
(Balanzone lascia la casa e gli ospiti sbigottiti)
Brighella
Io non son doctor doctoris,matematico,filosofo,astrologo,ma so riconoscere gli ammalati di “pancia vuota”.
Dategli un buon brodino di cappone ed appena si sarà ripreso :una bella gallinella ripiena e pagnottelle dolci e un boccale di buon vinello.
Ho visto con questa cura risorgere i morti.
Padrona
Seguiremo il tuo consiglio.
Colombina …scalda il brodo di cappone e portalo al caro Arlecchino.
Noi ci ritiriamo. Affidiamo a te e a Colombina l’infermo.
(si ritirano)
Colombina
Ecco il tuo brodino caldo :Arlecchino !
Arlecchino
Un brodino ed un bacino per questo cuore stanco?
Un” basino” al tuo da sempre innamorato. Innamorato di quelle guanciotte rosa e di quegli occhi di stelle e le manine profumate di crema alla vaniglia !
Colombina
Eccoti un bacino. Non si nega un ultimo desiderio ad un moribondo!
Un bacio sulla fronte,un bacio sulla guancia…
Arlecchino
Ed un bacio sulla bocca…mia adorata Colombina ! (si solleva di scatto sul letto)
Un tuo bacio Colombina è la più potente medicina.
Oltre al brodino…posso avere …una gallinella, del cacio,delle frittelle,frutta fresca e secca a volontà…non si nega nulla ad un ex-moribondo !
L’amore è più bello se lo si “assapora” a stomaco pieno !
Vieni qui Colombina …e dammi un altro bacino…Uh ! quanto e bello e dolce .
Pulcinella direbbe che il tuo bacino è dolce e delizioso come:O’ Babbà.
Colombina ! Colombina…sono risuscitato !
Altro che dottori e medicine : un buon pranzetto e tanti bacini hanno fatto il miracolo !
(si baciano a lungo intercalando i baci a dei dolci e al vinello)
Arlecchino
Mio caro pubblico …in questa commediola ho tentato di morire,ma solo per finzione.
Ricordatevi che Arlecchino e tutte le maschere del Carnevale non moriranno mai, se le terrete care e sempre vicine al vostro cuore.
Amateci e non dimenticateci.
Quando lo desiderate,ci ritroverete sempre tra le pagine della “Commedia dell’arte”: sempre giovani,furbetti,chiacchieroni,innamorati ed affamati
Allegria e… straallegro Carnevale a tutti !!!
Ridete ,ridete e divertitevi con noi per scacciare ogni tristezza e noia.
Un abbraccio dal vostro :Arlecchino,Brighella,Balanzone, Colombina e i siori padroni,
Evviva il Carnevale!!! Evviva le maschere !!!
Musica,inchini e battimani.
Marcetta per l’uscita